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La Repubblica "esplosa"

DI MARCO MIUCCIO

(... Scritto un'oretta prima dell'emanazione del DPCM del 24 Ottobre 2020 che condanna a morte la ristorazione italiana)

Al netto dell'esposizione di più di un fianco ad ogni possibile e giustificato #fregaunabeneamataminchia della tua opinione, a mero scopo terapeutico personale, provo a riassumere il pensiero che ha fatto si che, questa notte, io subissi la stessa sorte insonne, per me solo indotta e occasionale, della mia amica Germaine Wittelsbach!

Citando il giornalista Beppe Amato, cinicamente lucido o lucidamente cinico a seconda dei casi (Cit. Francesco Miuccio) "Se chiudi tutto ammetti di non saper controllare..."!

Beh, caro Peppino, condividendo la stessa e girandola in assoluto senso positivo, a scanso di equivoci, purtroppo la frase è a mio parere malposta; hanno già dimostrato che sanno controllarci, chiudendoci tutti in casa da Marzo ad Aprile e riaprendo i cancelli a Maggio in un festival di autocertificazioni che limitava le persone solo per la loro difficoltà d'interpretazione o solo per il tempo che si doveva impiegare per la loro compilazione!

È più corretto a mio parere "non puoi controllare" o meglio "non puoi più"!

Assegnarci un QR-Code che monitorasse ogni movimento del singolo individuo con un software da 30 euro scarsi no eh?!?

Ah già... Non è giusto, in nome della libertà personale, che la gente violi la privacy di chi cerca di non seguire le regole, sgamandolo immediatamente, a fronte di centinaia di migliaia di coglioni che non si sognerebbero mai di trasgredirle e che subiscono ogni inasprimento delle stesse, generato da proteste civili trasformate in guerriglia urbana, utilizzate per propaganda politica o da criminalità organizzata, contro il sistema di gestione di pochi omonimi eletti, perché tali sono, che utilizzano il tono e l'impostazione della voce di Massimo Decimo Meridio per annunciare la sacrosanta chiusura domenicale di esercizi commerciali che erano diventati macchine infruttuose!

E sempre Beppe Amato analizza la psicologia inversa applicata attraverso l'utilizzo dei Social, dove la Mamma (Governo) minaccia di inasprire la restrizione dell'orario di rientro dalla festa del primo liceo, la prima imperdibile dove potevi seriamente mettere una mano sul culo della tua compagna di scuola, se solo ne fossi stato già capace, a fronte dell'orario, sempre stretto ma più generoso, stabilito da Papà (Regione), generando il pregresso panico e una preventiva ansia, fugate poi da una falsa retromarcia che confermava l'orario di Papà, rendendo in un sol colpo accettabile il primo (orario) e icona di giustizia il secondo (Papà), lasciando alla Mamma (Governo) il suo indiscusso ruolo decisivo per la determinazione della regola!

Ed è così che, grazie alla nostra capacità di divulgazione delle Fake News, oltre alla nostra capacità di crederci in maniera sistematica, anticipano un orario assolutamente improbabile ed improponibile, per poi concludere con un... "Il Governo ha deciso di non inasprire le regole già imposte dalle regioni con loro Ordinanza..." con il risultato di un bravo Governo e di un orario, già imposto per le 23.00, che sarà sempre meglio dello spauracchio delle 18.00!

I numeri sono diversi, ma lo è di più la conoscenza e la coscienza generale che possediamo circa il Virus stesso e ciò che è il pericolo al quale siamo esposti, al netto del popolo del #uncinnèCòviddi, che dovrebbe essere rinchiuso in recinti ad ammalarsi, senza la necessità alcuna di cure, vista l'inesistenza del Virus! Pochi capisaldi restano fermi, incontestabili e forieri di speranza per chi crede che possa esserci una logica negli atti legislativi emanati in materia:

1) I positivi non sono "contagiati" o persone in pericolo di vita, se non soggetti a patologie pregresse, ma questo è sempre stato così, anche per la semplice influenza!

2) Il virus non va a dormire, quindi come suggerisce Alessio Caspanello di Lettera Emme, mio ex compagno delle elementari e medie al Domenico Savio, che sottolineando che il nemico non è il tempo, ma lo spazio, suggerisce di provvedere al controllo ed all'implementazione del distanziamento ed alle misure di prevenzione personale con i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) è l'unica soluzione che serve, ma potrebbe non essere la soluzione conveniente per la ricerca del controllo totale!

3) Il virus non ama cenare tardi, ne acquistare i pasticcini in fila la domenica, ne bere birra o mangiare una pizza, ne mangiare un gelato... NOI SI... e la nostra economia, diversa da quella dei grandi numeri della borsa, ha assolutamente bisogno che tutto questo continui ad esistere, non solo per la loro esistenza commerciale, ma per il nostro benessere psico-fisico!

4) Chi non è messo in condizioni di poter lavorare deve assolutamente essere assistito, nel sostenere la propria famiglia e/o azienda, e con essa i loro componenti e/o dipendenti, perchè non si mangiano né pazienza né buonsenso!

5) Lasciare la parola ai tecnici, ai medici, soprattutto a quelli che non vanno in televisione, impedendo a chi fa comunicazione di travisare, o peggio presentare le notizie in modo che abbiano più impatto mediatico, ma istituire un ufficio responsabile di comunicati stampa che debbano essere semplicemente letti.

6) Porre rimedio alle estemporaneità locali, attivando azione di rimedio nei confronti di chi vuol utilizzare il momento per far campagna elettorale, impedendo e censurando ogni azione politica a fronte della necessità di buone azioni amministrative!

7) Predisporre un sistema di recupero psicologico, con valutazione sulle capacità cognitivo-intellettive, che generino un elenco di soggetti che ricevono un'esenzione alla libera espressione dell'opinione personale, la dispensa dal voto e dall'esercizio di funzioni pubbliche, ricevendo il reddito di inopportunità!

Potremmo continuare all'infinito, sospinti dalla speranza che un giorno tutto questo sia un brutto ricordo, ma veniamo aggrediti dalla consapevolezza che, come sempre accaduto nella storia, nessuno di noi imparerà nulla da ciò che stiamo vivendo, proprio come quest'estate sulle spiagge, dove è bastato che ci aumentassero il guinzaglio e improvvisamente la cosa a cui prestare più attenzione era quella di ballare Jerusalèma con i giusti passi, uno accucchiàto all'altro, con il rischio che qualcuno ti piantasse un ombrellone nel culo! Cambieremo le nostre abitudini, ma tutto ciò durerà per poco e non sarà nemmeno così limitativo, ma sarà purtroppo sempre accompagnato da un #caffeùccio del pomeriggio, da un cesso a pedali di uomo che ride ad una frase misogina e sessista nei confronti di un etero o di un omosessuale, da un marchio #Trash che accompagna ogni azione di chi oggi è tra i 150.000 #Follower in un giorno di una signora palermitana #tàscia, il tutto sempre #colcuore, ma questo non giustifica il fatto che, ad una attenta analisi e senza una netta inversione di tendenza, meritiamo senza alcun dubbio l'estinzione!!! #iosperiamochemelacavo

(In contemporanea alla conferesta stampa da palazzo chigi del presidente del consiglio dei ministri)

Questo e' ciò che speravamo, ma la situazione analizzata, sembra essere ben piu' grave di quella che avevamo prospettato, inspirandoci, insieme allo sfondo del simbolo della Repubblica diviso in ogni suo elemento, il titolo di questa lunga considerazione. Resta inteso che, al netto delle incomprensibili differenze tra un ristorante di un albergo, un autogrill, e gli esercizi commerciali cittadini, tra gli assembramenti che vediamo quotidianamente nei mezzi di trasporto urbani ed extra-urbani e la sala di un cinema, un teatro, una palestra, le restrizioni applicate al periodo di un 30 giorni rappresentano, in piena linea con la storiella dell'orario di Mamma e Papà, un tempo accettabile a patto che Dicembre, quale preludio delle feste Natalizie e l'esplosione del consumismo più sfrenato, sia il nuovo mese di Agosto, dove la libertà di fare #ilcazzochecipare è stata imperante. il tutto per ritornare ad un nuovo lockdown, mascherato da restrizioni, nei mesi di Gennaio-Aprile, dove i sintomi della normale influenza stagionale, verranno conteggiati come "contagiati" da covid-19. NOI NEL FRATTEMPO CERCHIAMO DI GODERE DI QUEL "NON POCO" CHE POTRÀ ESSERE FATTO, CON UN PENSIERO AI TANTI AMICI ESERCENTI CHE SONO COSTRETTI AD UN NUOVO STOP, CHE SPERIAMO SIA ADEGUATAMENTE, IN MODI E TEMPI, AMMORTIZZATO DA MISURE IMMEDIATE. in pieno clima elettorale americano, concludiamo con una parafrasi della scritta che, in un ossimoro morale, è stata scritta sulla banconota da un dollaro dal popolo piu' consumista di sempre, sostituendo il loro vituperato "GOD"... "in Giuseppi we trust"!!!


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